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Spieghiamo bene cos’è la spirometria

Una veloce premessa

La sorveglianza sanitaria viene definita come “l’insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa”, con lo scopo di rilevare quanto più precocemente possibile variazioni dello stato di salute del lavoratore.

Di cosa si tratta

Numerosi sono gli accertamenti che permettono al Medico del Lavoro di monitorare lo stato di salute del lavoratore, tra questi è compresa appunto, la spirometria, un esame che valuta la capacità respiratoria dell’individuo.

Evoluzione dell’accertamento

L’approccio dell’esame spirometrico nella medicina del lavoro negli ultimi decenni ha subito una sostanziale modifica, passando dall’analisi delle malattie dovute al singolo fattore di rischio, a malattie provocate da fattori legati allo stile di vita, come il fumo, l’abuso di alcol e le sindromi metaboliche, che vanno ad integrarsi con l’esposizione lavorativa potenziandone gli effetti nocivi.

Come viene effettuato

L’esame spirometrico è molto semplice da eseguire, non è invasivo ed è eseguito con uno strumento chiamato, appunto, spirometro.

Il lavoratore seguendo le indicazioni dell’operatore deve respirare all’interno dello spirometro, si avrà così un referto con vari parametri che daranno la possibilità al Medico del Lavoro di stabilire il livello di capacità polmonare e quindi lo stato di salute dell’intero apparato respiratorio. Come previsto dalla legge i risultati emessi da questo test sono i seguenti:

  • normale, nel caso in cui le vie respiratorie siano libere e perfettamente funzionanti;
  • ostruita, nel caso in cui vengano rilevati problemi ostruttivi delle vie respiratorie;
  • restrittiva, nel caso in cui venga rilevato un flusso respiratorio inferiore alla media dovuto ad una restrizione polmonare;
  • mista, quando si presentano i problemi relativi alla condizione ostruita e restrittiva contemporaneamente.

Conclusioni

Questo tipo di accertamento è molto importante in tutti quei casi in cui i lavoratori sono esposti a materiali fini, polveri o sostanze tossiche che possono danneggiare le vie respiratorie.

Grazie alla visita medica e alla valutazione dei risultati dell’esame spirometrico il Medico del Lavoro può segnalare, in caso di parametri alterati, la necessità di adottare dei dispositivi di protezione per ridurre l’esposizione al rischio evitando così dei danni alla salute.